Il Pellegrinaggio
2013 a Lourdes della mia diocesi, partiva con alcune
incognite. Incognite che si sono rivelate poi molto positive.
Intanto la scelta
del Consiglio direttivo di marzo di variare radicalmente il modo di arrivare a
Lourdes, lasciando per il momento il treno, per optare per autobus attrezzati
anche per il trasporto degli ammalati.
Scelta non isolata
ma che nasceva anche dall’esperienza di diocesi che prima di Casale avevano
compiuto lo stesso passo, con l’appoggio della sede centrale.

Legame
che il tempo ha sedimentato e che Maria ha voluto con il miracolo ad Evasio
Ganora nel 1950 e con il recente riconoscimento del 68^ miracolo lourdiano di
suor Luigina Traverso, residente nella nostra diocesi.
Monsignor
Rastelli ottanta anni fa chiedeva di “rendere più comodo e più veloce l’approdo
dei malati a Lourdes”. E la risposta di oggi è il pullman; per confort e
praticità è preferenziale rispetto al viaggio in treno.
Il
viaggio diurno è durato molto meno, circa quattordici ore (incluse le lunghe e necessarie
soste); il pranzo è stato un bel momento aggregante, seduti comodamente a
tavola con un menu caldo e di qualità (e non con in grembo una scatola di
cartone).
E
poi abbiamo dormito una notte in più a Lourdes (e in un comodo letto…), e siamo
tornati a casa mezza giornata prima, con il weekend per recuperare le forze per
la settimana lavorativa alle porte.
Abbiamo
anche fatto risparmiare i nostri pellegrini, e di questi tempi è necessario
anche questo. Più confort e meno spesa!
C’è
stata anche l’opportunità, avendo i nostri bus al seguito, di portare tutto il
pellegrinaggio in “trasferta” a Bartrés. Gita fuori porta molto apprezzata, per
conoscere un aspetto della vita di Bernadette che pochi avevano avuto in
passato l’opportunità di vivere.
Il
Consiglio Diocesano (totalmente unito in questa scelta) aveva auspicato,
all’epoca della scelta, la speranza che questa decisione fosse compresa da
tutti gli associati. E così è stato. Molti indecisi hanno aderito
all’iniziativa e in controtendenza con i tempi e le previsioni del Santuario di
Lourdes e di chi opera nel settore turismo, il numero dei partecipanti è
cresciuto rispetto allo scorso anno di una trentina di unità.

Nutrito
il gruppo di famiglie che ha aderito al pellegrinaggio, in particolare dalla
Scuola Paritaria Internazionale Sacro Cuore. Le famiglie hanno approfittato del
ponte scolastico del primo maggio per far vivere l’esperienza di Lourdes e
della Carrozza Bianca ai propri figli.
Confermata
e apprezzata, con stabile numero di adesioni la possibilità di giungere a
Lourdes in aereo.
Anche
la prospettiva meteo, con previsioni di pioggia insistente per tutto il
pellegrinaggio, ancora valida alla partenza da Casale è stata disattesa. La
pioggia c’è stata ma solo a tratti e non ha in nessun modo creato problemi alle
celebrazioni proposte e realizzate.
Il
Pellegrinaggio diocesano a Lourdes “Maria porta della Fede” è stato guidato da
Mons. Alceste Catella, il nostro amato Vescovo, in verità alle prese con una
fastidiosa influenza che non gli ha comunque impedito di guidare la preghiera
dei monferrini in questo "viaggio di fede e di speranza".
Alberto Busto, presidente sez. Oftal Casale Monferrato
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