Alessandro non ce l'ha fatta: non è bastato il trapianto di midollo - Non aveva ancora 20 anni
Casale Monferrato - 06/12/2010Si è spento nelle prime ore del pomeriggio di oggi, lunedì, all’ospedale San Raffaele di Milano dov’era ricoverato, Alessandro Riccioli, 19 anni, il giovane arbitro casalese affetto da una grave malattia che non gli ha lasciato scampo. Inutili i tentativi dei medici dell’ospedale meneghino di salvare la vita al ragazzo che recentemente aveva ricevuto il trapianto di midollo osseo donato dal padre Mario. Il decesso di Alessandro è avvenuto esattamente a due anni di distanza dal giorno in cui era diventato arbitro effettivo, il 6 dicembre 2008.
Le avvisaglie del male - diagnosticato in un linfoma - poco più di un anno e mezzo fa. Il 14 marzo dello scorso anno aveva infatti esordito arbitrando la sua prima gara ufficiale, Aurora-Castelnovese, ad Alessandria, del campionato allievi. Poi il lungo calvario della malattia. Alessandro Riccioli si era diplomato perito meccanico all’Istituto Sobrero nel luglio del 2010, con un buon punteggio.
Quaranta giorni fa era stato sottoposto ad un intervento chirurgico, un trapianto di cellule staminali donate dal suo papà che non è stato sufficiente per salvargli la vita. Figlio unico lascia anche la mamma Mirella Cardaci. I funerali saranno celebrati probabilmente giovedì pomeriggio nella chiesa parrocchiale del Ronzone.
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Alessandro si era iscritto al pellegrinaggio a Lourdes 2010; poi aveva dovuto rinunciare perché proprio in quel periodo subì un intervento.
I suoi amici, compagni di oratorio del Ronzone, sono venuti con noi in pellegrinaggio. Sono venuti "per lui" e "per lui" hanno pregato e fatto servizio agli ammalati.
Per lui davvero in tanti abbiamo pregato. Oggi si è spenta la speranza. Ma continueremo a pregare. Per lui e per i suoi famigliari; per i suoi amici e per la sua comunità parrocchiale.
Ciao Riccio