giovedì 28 febbraio 2013

Il programma provvisorio del Pellegrinaggio 2013



PROGRAMMA DEL PELLEGRINAGGIO DIOCESANO A LOURDES

28 aprile 4 maggio 2013

Maria, una Porta della Fede

Il Pellegrinaggio sarà presieduto da S. Ecc. Rev.ma Mons. ALCESTE CATELLA - Vescovo di Casale Monferrato

 

Domenica 28: la partenza

partenza treno

 

Lunedì 29: il segno della croce

14.00 Apertura pellegrinaggio (incontro dei pellegrini) –  Emiciclo
15.00 Apertura pellegrinaggio (malati e pellegrini) celebrazione penitenziale e confessioni - Chiesa S. Bernadette lato grotta
17.15 Passaggio davanti alla grotta, accensione dei ceri
18.00 Foto di gruppo – Esplanade
21.00 S. Messa dell’impegno (personale/pellegrini) – accoglienza personale 1^ e 2^ anno – Basilica Superiore (da confermare luogo e ora)

 

Martedì 30: la roccia

06.15  Via Crucis del personale (Calvario)
9.45  S.Messa del Pellegrinaggio alla Grotta
a seguire  “Il cammino di Bernadette”
15.15  Via Crucis pellegrini – Calvario
16.30  Via Crucis – ammalati – in prateria (orario proposto, non definitivo)
22.00  Rosario sotto le arcate della S.Bernadette

 

 

 

Mercoledì 1 maggio: l’acqua della sorgente

06.15 Incontro del personale - Cappella St. Frai sacre Coeur  - 1^ piano
09.00 Piscine x Carrozza Bianca  
09.30 S.Messa Internazionale  - Basilica S. Pio X
10.30 S.Messa Carrozza Bianca – Cappella Padre  Kolbe 
15.00 Piscine (ammalati)  prenotazione 70 ammalati
14.30: Il cammino di Bernadette – pellegrini
15.30: La riscoperta del battesimo  - prateria - fontane
17.00 Processione e Adorazione Eucaristica – Podium – Basilica S. Pio X
21.00 Festa sale – Sala Gioia
22.00 Rosario sotto le arcate della S.Bernadette

Giovedì 2: la luce dei pellegrini

06.15 Incontro del personale - Cappella St. Frai sacre Coeur  1^ piano

10.30 S.Messa del Pellegrinaggio “in memoriam” e celebrazione anniversari – S.Bernadette lato Carmelo
A seguire “Il cammino di Bernadette” – pellegrini
14.30 Preghiera silenziosa ammalati – Grotta
16.30 celebrazione rosario in sala per ammalati
21.00 Processione Mariana aux flambeaux  - Esplanade

 

Venerdì 3: la strada nuova

06.00 Incontro del personale - Cappella St. Frai sacre Coeur  1^piano
- S. Messa del Pellegrinaggio “del grazie!” -  Pio X  (probabile anticipo orario)
- Passaggio alla Grotta (ammalati) e saluto alla grotta pellegrini aereo
Partenza treno

 

Sabato 4:il rientro a casa

Rientro in treno

Gli ammalati saranno ospitati al Saint Frai 1^piano  “Santa Elisabetta”  e  2^ piano “San Benedetto”

lunedì 25 febbraio 2013

Auguri "Lourdes"

Come ha fatto il nostro mensile Lourdes nel numero di febbraio, ricevuto in questi giorni, facciamo anche noi casalesi gli auguri alla rivista "Lourdes" per l'80^ anno di età raggiunto!
Ecco la prima pagina di allora, datata oggi... ma 80 anni fa...

lunedì 18 febbraio 2013

Raccolta del farmaco 2013

 

Riportiamo volentieri il comunicato stampa del Banco Farmaceutico.
Ancora una volta anche l'Oftal di Casale ha usufruito delle generose donazioni dei casalesi.
 
“Un segnale oltre la crisi e l’egoismo”
Oltre 350.000 confezioni di farmaci donate in un solo giorno
Straordinaria partecipazione di farmacie, volontari e donatori
Milano, 10 Febbraio 2013. La Giornata di Raccolta del Farmaco, arrivata alla sua tredicesima edizione, vede raggiungere numeri straordinari di partecipazione e di generosità. In oltre 1200 Comuni e 89 province italiane (per la prima volta si è svolta anche a Foggia, Catanzaro e Siena), hanno aderito alla colletta dei farmaci da automedicazione ben 3375 farmacie (rispetto alle 3227 dello scorso anno).
Il numero dei volontari che hanno fatto un turno in farmacia è stato superiore a 12.000 e i farmaci donati hanno raggiunto la quota di oltre 350.000 confezioni. L’iniziativa, organizzata dalla Fondazione Banco Farmaceutico Onlus, in collaborazione con la Compagnia delle Opere – Opere Sociali e Federfarma, nonostante la situazione di crisi economica in cui versa il nostro Paese, ha avuto un successo oltre le previsioni.
Sono veramente stupito della forte adesione all’iniziativa dei colleghi farmacisti e della straordinaria prova di partecipazione dei volontari e dei donatori – ha commentato a caldo Paolo Gradnik (Presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus) –. Lo stupore è dovuto al fatto che la crisi genera normalmente comportamenti di chiusura personale e forme di “egoismo”. Qui il segnale va esattamente nella direzione opposta. Sorprende inoltre la straordinaria generosità degli italiani che, nonostante le difficoltà economiche, hanno donato oltre 350.000 confezioni di farmaci. Con questa raccolta potremo dare una risposta importante al fabbisogno dei 1499 enti assistenziali che intervengono su una realtà di circa 550.000 poveri (e non si tratta solo di immigrati e profughi, ma sempre più di italiani in difficoltà). Questo gesto di sovrabbondanza e di positività che aiuta i poveri e cambia il cuore di chi dona si chiama “Carità”. La “Carità” non è solo solidarietà o un semplice trasferimento di risorse: è il motivo del nostro operare e il nostro modo di concepire il senso della vita".
Il ringraziamento, oltre ai volontari e i farmacisti (che oltre a mettere a disposizione la farmacia hanno donato più di 520.386 euro), va alle istituzioni (Regioni, Province, Comuni) che hanno patrocinato, ai mass media e agli operatori della comunicazione, ai diversi testimonial, ad Anifa e a tutte le aziende farmaceutiche che hanno sostenuto l’iniziativa.
Si ringraziano, inoltre, Paolo Cevoli e Claudia Penoni, che hanno prestato gratuitamente il proprio volto all’iniziativa; la Presidenza della Repubblica, che ha concesso il suo Patronato, riconoscendo il valore civile della Giornata di Raccolta; i distributori intermedi (in particolare Alleanza Salute e Romana Recapiti); le agenzie di comunicazione; le concessionarie di pubblicità che hanno permesso di acquisire spazi gratuiti sui media, il Segretariato sociale della Rai, la fondazione Pubblicità Progresso, Mediafriends Onlus e Mediaset per la grande attenzione rivolta e gli sponsor per il loro importante contributo. Si ringraziano inoltre Maurizio Mattioli, che ha prestato gratuitamente la sua voce per gli spot radio su Roma e Tessa Gelisio per la promozione su Youtube.

lunedì 11 febbraio 2013

La lettera alla Diocesi del Vescovo sulle dimissioni del Papa Benedetto

Carissimi diocesani,
 
abbiamo appreso con grande stupore, con emozione e commozione la notizia che il Santo Padre Benedetto XVI ha reso nota la sua decisione di rinunciare al servizio di Vescovo di Roma, Successore di Pietro. E così a partire dal 28 febbraio la Sede Apostolica sarà vacante.
 
Credo, carissimi, che oltre i primi sentimenti che affiorano nel nostro animo, dobbiamo renderci capaci di attenzione e di riflessione; dobbiamo lasciarci guidare dalla fede, la medesima fede che sta alla radice della decisione presa da Benedetto XVI.
 
Sì, questo gesto ci dice a chiare lettere che la vita del Papa è stata ed è interamente permeata di fede. Quell’incontro personale con il Signore che è la fede è stato ed è per il Papa quotidiana esperienza. La Chiesa è del Signore e non nostra, noi apparteniamo alla Chiesa e siamo - secondo le nostre responsabilità e vocazioni - al servizio della Chiesa. A volte affermiamo questo con le parole; ma ci crediamo davvero? Davvero crediamo, noi pastori e fedeli, che prima viene il vero bene della Chiesa e poi veniamo noi, “servi inutili”?
Davvero Benedetto XVI ha preso sul serio questa maniera pratica di essere un “credente”. Per tutto il suo pontificato, fino a questo gesto di umiltà vera, Egli ha realizzato e realizza, non a parole ma nei fatti, quella espressione che identifica il Papa quale “servus servorum Dei”, “servo dei servi di Dio”; perché così Cristo ha parlato di se stesso: “il Figlio dell’uomo è venuto per servire e non per essere servito”! Quale grande esempio ci dona in quest’ora l’amato Papa Benedetto XVI.
 
Ed ora? Ora bando alle chiacchiere! Quante ce ne saranno versate addosso in questi giorni. Per noi è l’ora della riflessione, della contemplazione, del “porsi alla scuola” di Gesù e del suo Vicario. È l’ora della preghiera che vuole esprimere affetto e riconoscenza; della preghiera che invoca umilmente e fiduciosamente il dono di un nuovo Pastore. La Chiesa è salda in Dio, eppure ha straordinariamente bisogno di quell’umile e forte “Pietra” che nella quotidiana storia è costituita dal Successore di Pietro…
 
Grazie Padre Santo!

Dispongo che in ogni Santa Messa, nella Preghiera dei fedeli, vi sia una particolare intenzione di ringraziamento per il servizio svolto dal Papa Benedetto XVI e di invocazione allo Spirito Santo perché illumini i Cardinali chiamati ad eleggere il suo Successore.
+ Alceste Catella, vescovo

domenica 10 febbraio 2013

L'omelia del Vescovo per la Giornata del Malato

Omelia di Mons. Alceste Catella
Vescovo di Casale Monferrato (AL)
per la Giornata Mondiale del Malato
Chiesa dell’Ospedale Santo Spirito – 10 febbraio 2013



Carissimi,

il significato ultimo e profondo della parabola del "Samaritano" è l’annuncio del fatto che Gesù si fa vicino e sensibile all’uomo e lo raggiunge nella sua concreta situazione; è vicino, dunque, ai malati e alle loro famiglie nei momenti della prova e indica la via di una solidarietà effettiva con le loro sofferenze: egli è sempre l’autore della vita e la fonte di ogni guarigione.

La fede in Gesù, pur non togliendo il dolore e la drammaticità della situazione, può dare sollievo nello spirito e forza morale per affrontare ogni situazione con coraggio e speranza certa di poter trarre anche da quel male un bene per se stessi, per i propri cari e la propria famiglia. Quando la malattia prende nell’intimo del cuore e tocca il corpo, sorgono domande fondamentali: sul perché del dolore e della sofferenza, sul come superarli, su quali speranze fondare la guarigione. La debolezza, la fragilità e l’indigenza di chi si sente, a volte gradualmente, a volte quasi all’improvviso, bisognoso di tutto e di tutti, alla mercé di una situazione che sembrava lontana e comunque rifiutata, suscita alla fine l’interrogativo più radicale sul senso della vita e della morte. La sofferenza svela chi siamo e quale è, in fondo, il fine di tutta la nostra vita, come il dolore e la morte di Cristo in croce svelano chi egli veramente è e quale è stato il fine per cui ha vissuto, amato e donato se stesso con amore. Alla luce di Cristo dunque anche la sofferenza e la stessa morte acquistano un significato nuovo e ricco di speranza. Queste realtà tragicamente negative si illuminano di un calore umano e spirituale profondo e possono essere vissute con la più grande serenità e abbandono fiducioso in Dio. L’esperienza della malattia può diventare allora occasione di un avvicinamento più autentico a Dio e al prossimo, come anche di apertura alla preghiera.

Il confronto con il malato spazza via tutta quella vita irreale e virtuale che si rovescia sulla gente attraverso i massmedia e pone di fronte alla vera vita, quella che, prima o poi, tocca ogni persona di questo mondo e investe valori profondissimi di umanità, di spiritualità, di amore. Allora il malato, da persona che deve ricevere, diventa persona che può dare, e tanto, per chiunque sa ascoltarlo, accompagnarlo sulla via del dolore e della speranza. È una sfida che non può e non deve restare chiusa nel cuore del malato e dei suoi parenti, degli operatori sanitari e volontari, dentro le case o gli ospedali e case di accoglienza. Sono la comunità intera e la società che devono lasciarsi interrogare e stimolare dall’esperienza del malato sotto diversi aspetti.

Può un sistema sanitario tenere conto di tutto questo e aiutare le persone a ricuperare se stessi non solo sul piano della salute fisica, ma anche umana, relazionale e spirituale? La risposta è negativa se tutto viene considerato sotto il profilo dell’efficienza produttiva propria di un’azienda, per cui la salute è un prodotto, il malato un cliente, l’operatore un dipendente.

La risposta è positiva se si riafferma la centralità delle persone, del malato, di ogni operatore sanitario e si imposta anche l’aspetto economico e gestionale a partire da questo "cuore". Di conseguenza, la dignità e la promozione di ogni singola persona e la creazione di ambienti ricchi di umanità sono perseguiti come obiettivi primari. E quando c’è posto per l’uomo, c’è posto anche per Dio, perché "la sua gloria è l’uomo vivente" (S. Ireneo).

Come buoni samaritani, medici, infermieri, parenti e volontari, comunità, sono chiamati a intessere una rete che attua i cinque verbi della comunione e solidarietà ricordati da Gesù, nella parabola (Luca 10, 29-37). 2
"Compatire insieme"
: parole consolatorie o invito alla rassegnazione non servono: occorre con-soffrire insieme, partecipare alla condizione del malato. Di questo egli sente la necessità e comprende quando chi lo avvicina lo fa con sentimenti sinceri e profondi di condivisione.

"Farsi vicino": non aver paura di toccare il malato e di instaurare un rapporto sanante, fatto di gesti, di dialogo sereno e coinvolgente, di prossimità ricca di sguardi, amorevolezza, sintonia di cuori che si incontrano.

Fasciare le "ferite": promuovere un servizio efficace e competente, sempre pronto a rispondere ai bisogni che la malattia comporta, quelli fisici e quelli morali e spirituali, perché anche queste ferite sono parte integrante della malattia.

Prendersi cura: senza fretta e con continuità. L’esigenza di limitare al massimo i costi della sanità non deve andare a discapito del tempo che occorre per sanare e curare nel modo migliore. Lo stesso va detto per le visite ai malati nelle case da parte dei sacerdoti e ministri ausiliari dell’Eucaristia: il tempo dedicato a questi incontri è tanto più produttivo di grazia quanto è più attento alle esigenze di ascolto e di compagnia di cui il malato necessita.
Pagare un prezzo "oltre" il dovuto: le risorse umane e finanziarie nel campo della sanità e della cura della salute appaiono sempre molto alte e per questo si tende a ridurle, ottimizzando meglio i servizi e le prestazioni. Combattere lo spreco e lo sciupìo di risorse, a volte orientate su binari morti rispetto alle vere esigenze del malato e del personale sanitario, è un dovere primario di ogni dirigenza e persona responsabile. Altra cosa è invece mettere al primo posto la questione del bilancio da far quadrare ad ogni costo, a scapito di un servizio di qualità e di attenta cura di ogni singola persona. Scaricare sulle famiglie un prezzo alto e a volte insostenibile, non è giusto. I costi sociali della cura della malattia vanno considerati priorità che non possono essere disattese ed esigono, da parte di tutta la collettività, un rilevante e adeguato investimento di risorse e di sacrificio, se necessario.

Va’ e anche tu fa lo stesso: l’invito, con cui Gesù termina la parabola del buon samaritano, risuoni nel cuore nell’impegno di ogni operatore sanitario e di ogni comunità cristiana e civile. Le parrocchie in particolare considerino la cura dei malati come via privilegiata di evangelizzazione anche delle famiglie e suscitino in tutti quella necessaria attenzione e disponibilità a farsi carico della loro condizione di vita.

Chiedo ai giovani di guardarsi attorno e scoprire tanti loro coetanei, che vivono in casa perché impediti da malattie e disabilità, tanti anziani ricoverati in strutture di accoglienza, loro nonni o parenti, soggetti a malattie gravi. Un mondo di sofferenza che sta vicino a loro e li interpella ogni giorno. La visita, la prossimità, la solidarietà sono esperienze educative e significative per riscoprire il senso della propria vita, il limite e le difficoltà con cui prima o poi bisogna fare i conti, la gioia del donare amore, la responsabilità sociale. Gettare ponti di amicizia, portare un po’ di gioia nel cuore di chi soffre, condividere il proprio tempo, ascoltare e pregare con i malati, dona conforto anche alle loro famiglie e offre una testimonianza di fede e di amore a Cristo presente in chi soffre. Frequentando le persone sofferenti si impara ad ascoltare di più anche se stessi e gli altri, a incoraggiare, a compiere anche i servizi più umili, per aiutare a non sfuggire alla realtà quotidiana ricercando luoghi o esperienze fuorvianti che alla fine lasciano vuoto il cuore e la vita.

Solo l’amore donato e condiviso riempie la vita e infonde speranza e gioia al cuore.

sabato 9 febbraio 2013

La circolare con le attività proposte


Carissimi amici oftaliani, 
vi scrivo alla vigilia della solennità di Nostra Signora di Lourdes e della Giornata Mondiale del Malato che vedono da sempre l’OFTAL in prima fila per celebrare nella preghiera e nella comunione fraterna questa ricorrenza che ci ricorda l’essenza che fa vivere la nostra associazione.

Gli appuntamenti:
Domani DOMENICA 10 FEBBRAIO alle ore 15.30 la S. Messa e Solenne Processione Eucaristica presieduta da Mons. Vescovo presso l'Ospedale Santo Spirto di Casale Monferrato.

LUNEDI' 11 FEBBRAIO è la 155^ ricorrenza della prima apparizione lourdiana. Alle ore 15.00, come da tradizione, la Celebrazione Eucaristica alla Grotta Ganora (San Giorgio, Casina Falzona) e alle ore 17.30 la  Concelebrazione Eucaristica in San Filippo, presieduta da Mons. Vescovo.
In serata evidenziamo la proposta della Processione Mariana a Villabella.

Poi DOMENICA 17 FEBBRAIO alle ore 15.00 la solenne Celebrazione Eucaristica in San Filippo presieduta da Mons. Vescovo per l'Oftal con la benedizione Eucaristica dei malati.
A seguire un rinfresco e un momento di festa insieme. L’anniversario della prima apparizione è data essenziale per la nostra associazione. Non si può mancare!

C’è poi l’appuntamento con la riunione mensile del mese di marzo. La scelta non è caduta sul primo venerdì del mese ma su SABATO 9 MARZO. Alle 18 la messa prefestiva nella parrocchia di Balzola e alle 19.30 la cena benefica insieme nell’oratorio antistante dedicato al nostro caro Fabrizio Carturan. Saremo al  termine del periodo proposto di iscrizioni al pellegrinaggio e perciò in quella sede faremo anche il consuntivo delle iscrizioni.
Già il pellegrinaggio a Lourdes ! 
                                                                                                
Il cuore e il centro della nostra esperienza oftaliana hanno quale ingrediente principale il pellegrinaggio a Lourdes, quest’anno tra il 28 aprile e il 4 maggio (treno), tra il 29 aprile e il 2 maggio (aereo).
In questi giorni apriamo le iscrizioni. E’ necessario che fin dall’apertura iscrizioni  chi ha intenzione di partecipare aderisca all’iniziativa in tempi brevi. Prima avremo le indicazioni, prima sapremo quanti saremo a Lourdes. Come abbiamo già detto… Tanti o pochi saremo là, sempre là.  Ledomande saranno ricevute in sede entro il 10 marzo.                                               
Per cercare di essere più vicini alle famiglie e alle parrocchie abbiamo attuato alcune inizative:
-      Oltre allo sconto di € 25 – proposto dalla sede nazionale - in favore dei ragazzi dal compimento del 12^ anno di età al 25^ (studenti e ragazzi senza lavoro a carico della famiglia) la nostra sezione aggiunge un’integrazione di € 75 paricando così il contributo come per i ragazzi sotto i 12 anni.
-      Per i gruppi parrocchiali un pellegrinaggio omaggio per 20 domande consegnate;
-      Per gli anziani ospiti delle case di riposo  la disponibilità a invitare un ospite di casa di riposo in pellegrinaggio se la struttura propone almeno quattro iscrizioni.

Ovviamente cìè sempre la disponibilità ad ascoltare e aiutare i singoli casi di difficoltà. Tutte iniziative che non risolvono i problemi, ma che danno il segnale che si vuole lavorare bene con l’attenzione massima alle problematiche economiche che oggi toccano tutti. Investiremo così – come sempre questa sezione ha fatto – i proventi dell’iniziativa “uova di Pasqua”. Uova di cioccolato golose in arrivo in questi giorni… in numero di 3500… sentite la segreteria per aiutarci a venderle tutte.

E’ in preparazione per il periodo che precede il pellegrinaggio anche un’esposizione di arte moderna. Grazie all’interessamento e alla collaborazione di parte del nostro personale di sezione, in particolare  Stefano Mesturini, Ausilia Porta e Bruno Sferza, la dottoressa Teresa Magurno di Salerno – in memoria del suo caro marito avv. Pasquale Carchio – ha donato alla nostra sezione Oftal, attraverso l’Opera Diocesana Assistenza di Casale e la disponibilità di Mons. Luigi Porta, molte opere di importanti artisti per favorire la partecipazione al pellegrinaggio a Lourdes di chi – con i tempi che corrono – non può più permetterselo. Anche il nostro barelliere Emanuele Demaria si è dato da fare per questa iniziativa, andando a recuperare – senza spese per noi – tutte le opere. Di questa iniziativa sentiremo presto parlare… vi terremo aggiornati.

Vi segnalo anche un appuntamento del mese di aprile. DOMENICA 7 APRILE alle ore 16 presso l’orartorio San Giovanni Battista di Casale Popolo si esibiranno a favore della nostra associazione (con l’organizzazione della Pro Loco Casale e del caro amico Federico Marchese) tre giovanissime promesse della musica itailiana, che recentemente si sono esibite nel programma tv “Ti lascio una canzone”. L’invito a partecipare è rivolto a tutti, in particolare ai più giovani e ai nostri ammalati. Le offerte saranno destinate alla Carrozza Bianca.

Maggiori dettagli sulle iniziative vi verranno comunicati nelle prossime occasioni di incontro… vi terremo aggiornati delle nostre iniziative attraverso i giornali locali, con avvisi negli incontri programmati e su internet all'indirizzo www.oftalcasale.blogspot.com e alla nostra pagina di Facebook (https://www.facebook.com/groups/192407687501456/ iscriviti al nostro gruppo).  Ricordiamo ancora che molti oftaliani già ricevono le nostre comunicazioni e i nostri aggiornamenti via posta elettronica; è necessario comunicare la propria mail a oftalcm@yahoo.it

Vi chiediamo il solito contributo per il rimborso spese postali che quest’anno è così proposto:
-      € 15 per chi riceve le comunicazioni via posta
-      € 5 per chi riceve le comunicazioni via posta elettronica                                            n.b. si può comunque  lasciare una somma maggiore, anche se si utilizza la posta elettronica

Cordialmente.
                                                                           Il consiglio diocesano