Questa volta per presentarvi l'iniziativa che in questi mesi ci sta occupando gran parte delle serate...
E' nata da un'idea del comitato della presentazione del Pellegrinaggio (volgarmente detto della "propaganda"). Ci siamo interrogati su come riflettere sul tema proposto dal Santuario quest'anno che è legato alla Riconciliazione. Il miracolo più grande di Lourdes non è soltanto l'uomo che cammina ma quello che cambia. Ed è uscita la proposta di realizzare una grande croce credo sia 3 metri di altezza per 2 di larghezza che girerà nelle varie Parrocchie e che verrà poi portata a Lourdes in Pellegrinaggio.
Quando ho chiesto ad Andrea di darci una mano nel costruirla per poco non mi uccideva: una croce così grande, per quale motivo ecc.
Già, non è facile presentare una croce per tanti aspetti: rappresenta il dolore, la sofferenza non solo fisica ma anche spirituale e si sa che certi argomenti si cerca sempre di evitarli, è un simbolo contrastato (a volte anche da noi che ci professiamo cristiani) eppure è anche il segno della speranza, da cui è partita la Risurrezione...
Non tutti riescono a venire a Lourdes in Pellegrinaggio, a trovare fisicamente il conforto nella preghiera davanti alla Grotta e chi ci è stato sa bene quanto la presenza di Maria si avverta in quel luogo, specialmente la sera, quando cala la presenza di tante persone e ci si ritrova in pochi a pregare cullati dal mormorio del Gave che scorre alle spalle. Ci si sente guardati e amati, si apre il cuore a tutte le attese e le speranze, ci si vede realmente per quello che siamo, con tutte le nostre difficoltà e incertezze spesso mascherate. Maria e la croce sono strettamente legati. La madre e il figlio...
Girando nelle Parrocchie con la nostra croce e con la preghiera che proponiamo, intendiamo raccogliere davvero tutto ciò che le persone che incontriamo hanno nel cuore. E andremo a Lourdes, con le immagini di tanti volti impresse che ricorderemo in una 24 ore di preghiera.
Abbiamo iniziato a Villabella a ottobre, poi a Valmacca, Balzola (in una serata di fitta nebbia), Moncalvo (con almeno 50 giovani presenti), venerdì sera andremo a Popolo e poi ci aspettano a Grana, Cellamonte, Montemagno, Morano, Giarole, Cavagnolo...Al termine dell'incontro c'è sempre qualcuno che si avvicina, che ti chiede anche semplicemente un ricordo a Lourdes o che ti apre il cuore confidandoti qualcosa che lo assilla in modo particolare...
E così l'esperienza che stiamo vivendo diventa vita, condivisione, speranza.
Non so, se in questo mio modo un po' arruffato e caotico di esporre ho saputo rendervi l'idea della proposta. Credo che come in tutte le cose bisogna avere il coraggio di buttarsi nell'esperienza e di viverla direttamente per poterla comprendere fino in fondo. Per questo motivo vi aspettiamo a uno degli appuntamenti...Quando? Decidetelo voi... Magari a Lourdes!