giovedì 13 dicembre 2007

I GIOVANI OFTALIANI A LOURDES

Lo scorso fine settimana, un ragguardevole numero di giovani, proveniente da tutte le sezioni dell'Oftal, ha raggiunto il santuario Mariano sui Pirenei per celebrare l'apertura del Giubileo delle Apparizioni. Casale era ben rappresentata da 25 giovani più alcuni adulti.
Sono stati giorni di fatica (in particolar modo per la pioggia scrosciante che ci ha fatto da sottofondo per tutto il Pellegrinaggio) ma soprattutto di gioia, condivisione e preghiera.
Alla Grotta abbiamo pregato per i nostri amici rimasti a casa, per tutte le persone ammalate, per i nostri Sacerdoti e per la nostra Diocesi.
Non è mancata la commozione quando abbiamo acceso un cero per il nostro Vescovo Germano. Lui amava in modo particolare Lourdes, Maria e della piccola Bernardette aveva conservato a testimonianza lo sguardo, l'umiltà e la semplicità.
Ci mancherà davvero molto il nostro Vescovo con il suo esempio di servizio: in questi giorni riguardavo le foto dei Pellegrinaggi arricchiti dalla sua presenza. Sempre il suo sguardo era rivolto ai nostri amici ammalati: durante le funzioni, negli incontri casuali per strada o all'hopital. A tutti ha sempre rivolto un sorriso, una parola di incoraggiamento e di speranza...

...Il nostro Pellegrinaggio a Lourdes è stato un anticipo di Natale
...Le nostre preghiere il regalo che facciamo a ognuno di voi

P.S: con gli auguri invito qualche giovane a portare la propria testimonianza...

Un grande abbraccio

1 commento:

Silvia ha detto...

Ciao a tutti, sono Silvia e ho partecipato al pellegrinaggio a Lourdes.
Vi posso assicurare che è stata un’esperienza stupenda. Sì, perché ogni pellegrinaggio è bello in quanto porta una sua caratteristica: questa volta è stato segnato dall’entusiasmo di oltre duecento giovani, in un cammino di preghiera e condivisione, con momenti di partecipazione intensa, ma anche di svago.
Appena arrivata a Lourdes mi sono sentita a mio agio come se fossi stata a casa, anche se ne ero così lontana; subito ho avuto la sensazione di essere accolta a braccia aperte, nel passaggio sotto la grotta, nel raccoglimento in preghiera, nel ricordo di tanti amici che non erano potuti venire a Lourdes, o che non sono più tra noi, nell’affidare alla Madonna tante persone ammalate. Un momento vissuto insieme ai ragazzi di Vercelli che hanno fatto il viaggio in pullman insieme a noi.
Per me l’evento più importante del pellegrinaggio è stato la funzione dell’acqua, simbolo del rinnovo dei gesti (lavarsi le mani e il volto con l’acqua) e delle promesse battesimali, anche perché è stata celebrata nella basilica superiore; proprio quella che si trova sopra la grotta, dove la Madonna ha invitato Bernadette a scavare la fonte e a lavarsi nell’acqua. È stata una funzione veramente intensa, seguita da tutti quanti in silenzio e raccoglimento interiore.
Mi vengono in mente tante impressioni, nel ricordo ancora molto vivo dopo poco più di una settimana: come un senso di rinnovata freschezza nel mio cuore, dopo la funzione dell’acqua; la gioia, per aver percorso il cammino giubilare, sui passi di Bernadette, seguendo come una guida la strada segnata con una riga bianca e il simbolo del giubileo; la meraviglia, all’inaugurazione dei nuovi mosaici sulla facciata della basilica, raffiguranti i misteri della luce; l’emozione di tenere in mano il flambeau per la prima volta, alla processione lungo le vie di Lourdes, alla vigilia dell’apertura dell’anno giubilare; il forte coinvolgimento, nel momento di preghiera e di lodi successivo alla processione; l’allegria e il divertimento, che si respiravano alla festa di fine pellegrinaggio; l’intensità dell’ultima preghiera alla grotta.
Insomma, sono tornata a casa veramente entusiasta di questo pellegrinaggio.
Un’esperienza da provare!