venerdì 30 ottobre 2009

Interpellanza parlamentare per ritardo treni pellegrini

da www.oftal.org

I problemi causati da Trenitalia ai nostri pellegrinaggi sono, purtroppo, esperienza comune. Spesso i disagi portano solo a mugugni che non escono dai nostri scompartimenti e dai nostri cuori e che, alla fine, vengono superati con il sorriso speranzoso che sempre ci caratterizza durante i viaggi a Lourdes.
In fondo non è certo un ritardo, per quanto fastidioso e problematico, a rovinare i nostri viaggi.
Capita, però, che ogni tanto la notizia acquisti maggior risalto grazie all’interessamento di televisioni e giornali. Questo è quanto successo ai ritardi che hanno colpito due dei tre treni del pellegrinaggio di Settembre della Sezione di Milano.
Questa volta la notizia oltre ai giornali ha raggiunto anche il parlamento in forma di interrogazione urgente. Qui di seguito potete trovare il testo dell’interpellanza e la risposta da parte del Governo

Svolgimento di interpellanze urgenti (ore 10,10).
(Iniziative di competenza nei confronti di Trenitalia in merito a disagi riscontrati con riguardo ai treni speciali destinati ai pellegrinaggi verso Lourdes - n. 2-00505)

PRESIDENTE. L’onorevole Centemero ha facoltà di illustrare la sua interpellanza Pag. 14n. 2-00505, concernente iniziative di competenza nei confronti di Trenitalia in merito a disagi riscontrati con riguardo ai treni speciali destinati ai pellegrinaggi verso Lourdes (Vedi l’allegato A - Interpellanze urgenti).

ELENA CENTEMERO. Signor Presidente, signor sottosegretario, come risulta da quanto riportato dalle pagine dei giornali Il Corriere della Sera, la Repubblica, nella sezione di Milano, e la Prealpina, oltre che dai servizi televisivi realizzati dal Tgr Lombardia, il 17 settembre la società Trenitalia Spa avrebbe ritardato la consegna di due treni speciali adibiti al trasporto malati verso Lourdes. Era in corso il quarto pellegrinaggio dell’Opera federativa trasporto ammalati a Lourdes (OFTAL) di Milano.
I treni in questione trasportavano 2.329 partecipanti, di cui 410 ammalati. Erano presenti 692 tra dame e barellieri, 1.227 pellegrini, accompagnati dal vicario diocesano Monsignor Erminio De Scalzi.
I convogli, prenotati e pagati dall’OFTAL presso Trenitalia, erano tre, chiamati «Treno verde» e «Treno azzurro», in partenza dalla stazione San Cristoforo a Milano, e «Treno bianco», in partenza dalla stazione Garibaldi. L’unico treno partito in orario sarebbe stato il Treno verde, che però ha impiegato ben due ore ad uscire dalla città e all’ora di cena non aveva ancora raggiunto la città di Torino.
Gli altri due, il Treno azzurro e quello bianco, sarebbero arrivati sui binari in notevole ritardo: il primo con un’ora e mezza e il secondo con circa due ore di ritardo. Credo che questo fatto sia davvero increscioso, perché ha messo gli organizzatori in gravi difficoltà, in quanto non informati di quanto stava avvenendo e di quando sarebbero stati in effetti consegnati i treni. Ma, soprattutto, il più grave disagio è stato creato agli ammalati e ai disabili, che hanno atteso incresciosamente per molto tempo sulle banchine delle stazioni.
Voglio sottolineare, signor sottosegretario, che da parecchi anni i disagi per i pellegrini in treno dall’Italia verso il santuario mariano, organizzati e pagati a prezzi elevati, sono numerosissimi. Innanzitutto, il primo disagio lamentato riguarda i tempi di percorrenza: mediamente un viaggio in treno da Milano a Lourdes dovrebbe impiegare quindici ore, mentre quest’anno nel mio pellegrinaggio abbiamo impiegato ben ventiquattro ore per arrivare a Lourdes.
Inoltre, sulla qualità del materiale rotabile fornito, esso risulta a volte estremamente danneggiato. In modo particolare, si trovano spesso cuccette sporche e abbiamo treni che ci vengono consegnati con infiltrazioni d’acqua dai tetti e con toilette prive di acqua per gli scarichi e per i rubinetti. Capite che questa è una situazione davvero difficile da gestire!
Abbiamo sempre notevoli ritardi nelle partenze, a volte l’elettricità non funziona e, addirittura, in molti casi, come durante il mio pellegrinaggio di agosto, non ci è stata neanche consegnata la vettura ambulanza, che consente il trasporto agevole degli ammalati più gravi, per cui i malati sono stati disposti nelle cuccette.
Nel caso specifico del pellegrinaggio di settembre a cui mi riferisco, parrebbe che il ritardo sia dipeso, in un caso, dal fatto che i macchinisti deputati al trasporto sarebbero stati indirizzati ad una stazione sbagliata, mentre, per l’altro treno, dal deragliamento di alcune vetture.
Anche l’assessore alle infrastrutture e alla mobilità della regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, ha chiesto immediate spiegazioni a Trenitalia, manifestando la propria contrarietà con riguardo all’incresciosa vicenda avvenuta e, soprattutto, mettendo in luce la gravità di questo episodio.
Pertanto si chiede: se i fatti che abbiamo descritto siano veri e, in particolare, se siano confermate le ragioni che hanno portato al ritardo dei due convogli; se sia riconosciuto un livello di priorità di viaggio ai treni speciali che trasportano persone seriamente malate e disabili e, in caso contrario, se non si intenda riconoscere un trattamento privilegiato a questi treni speciali, tenendo conto delle condizioni particolari dei soggetti trasportati. Pag. 15
Infine, si chiede quali iniziative si intendano assumere affinché queste situazioni incresciose non avvengano più e sia sanata, una volta per tutte, una situazione che diventa ormai insostenibile sia per le associazioni sia per gli ammalati.

PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Mario Mantovani, ha facoltà di rispondere.

MARIO MANTOVANI, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Signor Presidente, onorevole Centemero, in relazione ai treni charter pellegrini per Lourdes sono state richieste specifiche notizie a Ferrovie dello Stato Spa, che ha riferito quanto segue.
Il 17 settembre scorso si sono registrati alcuni problemi per due dei tre treni di pellegrinaggio programmati in partenza da Milano. Il primo treno è stato reso disponibile circa un’ora e mezza oltre l’orario programmato (anche se poi, in partenza, il ritardo si è ridotto a 42 minuti) a causa di un inconveniente di esercizio straordinario verificatosi durante la manovra di uscita del materiale dall’impianto formazione treno di Torino.
Nello specifico, si è resa necessaria la sostituzione, con tutti i connessi interventi di approntamento, di 3 delle 11 carrozze in composizione. Ciò ha comportato ripercussioni anche sull’altro treno, che è partito con 71 minuti di ritardo, anche per alcune difficoltà verificatesi nelle operazioni di salita a bordo dei passeggeri nella stazione di Milano San Cristoforo.
A seguito di tali inconvenienti, Trenitalia ha istituito una commissione tecnica incaricata di analizzare l’accaduto, anche al fine di accertare se sussistano specifiche responsabilità e definire eventuali azioni gestionali.
I treni in questione sono stati commissionati dalla società SARP (che raggruppa la maggior parte delle organizzazioni di pellegrinaggi, tra cui anche l’OFTAL, di cui lei, onorevole Centemero, fa parte), sulla base di un contratto con Trenitalia in cui sono definite, fra l’altro, le caratteristiche e le modalità di effettuazione del servizio, nonché la disciplina dei casi di eventuali disservizi.
Per quanto concerne i rilievi di carattere generale avanzati dagli interpellanti relativamente ai treni di pellegrinaggio per Lourdes, si precisa che i treni suddetti utilizzano materiale rotabile dedicato che viene regolarmente sottoposto ai previsti interventi di manutenzione.
I tempi di percorrenza sono determinati dalle tracce che vengono rese disponibili dai gestori dell’infrastruttura italiana e francese e, trattandosi di treni straordinari che vanno ad inserirsi nell’ambito dell’ordinaria programmazione, la relativa circolazione deve essere resa compatibile con quella dei collegamenti ferroviari previsti in orario sia in Italia sia in Francia.
Va inoltre segnalato che, nella tratta francese, dal confine di Ventimiglia a Lourdes, della lunghezza di oltre 850 chilometri, da circa due anni sono in corso interventi di ammodernamento dell’infrastruttura ferroviaria che aggravano notevolmente i normali tempi di percorrenza.
In conclusione, appare non sussistere alcun intento da parte di Ferrovie dello Stato di non considerare prioritario il trasporto dei pellegrini nei siti di culto e che, anzi, le richieste di istituire tali convogli speciali ricevano sempre immediato accoglimento. Come ricordato, tuttavia, tali convogli non possono incidere negativamente sulla normale circolazione ferroviaria e, pertanto, devono necessariamente servirsi dell’esistente programmazione.
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti assicura, tuttavia, il proprio interessamento per un’ulteriore sensibilizzazione nei confronti di Trenitalia affinché possa istituire, nel contesto della propria programmazione, un canale privilegiato per i servizi dedicati ai pellegrinaggi nei luoghi di culto.

PRESIDENTE. L’onorevole Centemero ha facoltà di replicare.

ELENA CENTEMERO. Signor Presidente, ringrazio il sottosegretario Mantovani per le delucidazioni e informazioni che ci ha fornito in merito agli incresciosi Pag. 16episodi che si sono verificati nelle stazioni di Milano San Cristoforo e Garibaldi per quanto riguarda i ritardi del treno.
Mi dichiaro soddisfatta della risposta che è stata fornita dal sottosegretario, ma soprattutto condivido con lui il servizio verso le persone più sfortunate, gli ammalati, i disabili e i pellegrini che ogni anno si recano nel santuario mariano di Lourdes come unico momento, a volte, in cui possono uscire dalla propria vita quotidiana, che si svolge nelle famiglie oppure all’interno degli ospedali.
Credo sia davvero importante - e desidero sottolinearlo - che, per la prima volta, un Governo, un ministero, un sottosegretario prendano così a cuore e con così grande interesse i problemi che riguardano il trasporto degli ammalati a Lourdes, problemi che sono sempre stati segnalati da tutte quante le organizzazioni.
Ringrazio, quindi, davvero il sottosegretario per averci rassicurato soprattutto in merito all’intento di voler continuare l’opera di sensibilizzazione verso Trenitalia, anche nel senso di garantire un trattamento adeguato rispetto alle condizioni in cui spesso ci troviamo ad operare sui treni reciprocamente.

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