venerdì 9 ottobre 2009

VERBALE DI INSEDIAMENTO NUOVO CONSIGLIO DIOCESANO O.F.T.A.L.

Casale Monferrato, giovedì 8 ottobre 2009

Presiede S.E. Monsignor Alceste Catella
Sono presenti: Unia don Giuseppe - delegato vescovile, Peruch don Igor – assistente, Figarolo dott. Adriano – capo medico, Busto Alberto – presidente e i consiglieri : Brovero Maurizio, Gallione Paolo, Maturo Antonio, Monti Luisangela, Nebbiolo Marika e Sartori Simona.

oltre ai consiglieri non più in carica, ma invitati a partecipare a questa seduta: Coppa Pompeo - presidente uscente, Balestriero Costanza - tesoriere uscente, Argentero Stefania, Carosio Attilio, Cremasco Patrizia, Degrandi Salvina e Rosa Gian Giacomo.

Sono assenti giustificati i consiglieri Enzo Defrancisci e Mauro Ganora.
Assume la presidenza dell’adunanza il Busto Alberto che chiama a fungere da segretario sartori Simona.
Il presidente, preso atto che il consiglio direttivo è stato regolarmente convocato e che il numero dei presenti rappresenta la maggioranza legale, dichiara la seduta valida.
L’ordine del giornmo prevede l’insediamento del nuovo Consiglio, il saluto del Vescovo e le comunicazioni del Presidente.

I lavori vengono aperti alle ore 18.30 con il ringraziamento del Presidente uscente Coppa Pompeo rivolto ai consiglieri uscenti per l’aiuto ricevuto in questi quattro anni di carica e un augurio di buon lavoro al nuovo consiglio diocesano.

Dopo la preghiera, in suffragio di Ada Trolli Marchino e Marco Angelino, viene letta l’e-mail inviata dal Presidente Nazionale don Paolo Angelino:
“Vi arrivi il mio saluto più cordiale e il mio ringraziamento per aver accettato questo servizio. Proprio in quest’ottica dobbiamo lavorare: è lo stile di Bernardette a cui noi ci ispiriamo come Associazione a servizio di chi soffre. Superiamo poi ciò che ci divide e teniamo presente ciò che ci unisce, come ben diceva papa Giovanni XXIII. Un saluto a Monsignor Vescovo: fate tutti tesoro delle Sue preziose indicazioni. Non dimentichiamo che l’O.F.T.A.L. è l’Associazione del Vescovo e che riconosce in Lui la vera guida. La Vergine Immacolata accompagni i nostri passi, a servizio della Chiesa e di tutti coloro che soffrono. Assicuro il mio ricordo intenso nella preghiera e con affetto vi saluto. Don Paolo”

Monsignor Vescovo rivolge a tutti il Suo saluto affettuoso e un grazie autentico, nel segno dell’affetto, della fraternità e della gratitudine, perché il servizio agli ammalati è fondamentale, non solo come O.F.T.A.L., ma come Chiesa, perché se ogni Chiesa Diocesana deve aspirare ad aver pregi, non li trova nell’organizzare eventi ma nell’essere capace a prestare attenzione a chi ha bisogno. E’ fondamentale il servizio ai giovani, alle famiglie, ai poveri e agli ammalati.
Al convegno di Verona si è voluta sottolineare la parola FRAGILITA’, che non deve essere vissuta come un limite, ma come un’opportunità, anche per amare la Chiesa nella sua fragilità.

Viene poi letto, sempre da Monsignor Vescovo, l’articolo II dello Statuto:
L’Associazione, posta sotto la protezione di Maria Immacolata, si propone:
 l’assistenza spirituale e morale degli ammalati, specialmente poveri, in modo particolare mediante pellegrinaggi a Lourdes e ad altri Santuari;
 la formazione religiosa e professionale del Personale di assistenza, nello spirito della carità cristiana.
In questo articolo è racchiusa tutta l’O.F.T.A.L.

Viene data anche lettura del Comunicato del Vescovo relativo alla nomina a Presidente di Busto Alberto e dei tre consiglieri di Sua spettanza, Brovero Maurizio, Maturo Antonio, Monti Luisangela.
Monsignor Vescovo conferma Unia don Giuseppe come delegato vescovile e, commosso, sottolinea come nel clero anziano sia vivo il senso dell'obbedienza. A lui, come aiuto, viene affiancato Peruch don Igor, parroco di Cocconato.
Continua poi sottolineando che chi conclude il percorso dei quattro anni in Consiglio debba portare la sua esperienza e per tutti l’incoraggiamento per il lavoro futuro e assicura la Sua disponibilità ad aiutare il nuovo consiglio, senza invadere le competenze del delegato.

Prende poi la parola il neo Presidente Busto Alberto che rivolge il suo ringraziamento a Monsignor Vescovo, a don Paolo Angelino per l’incontro avuto lunedì 5 ottobre a Trino durante il Comitato di Presidenza, ai consiglieri nuovi e uscenti, che con sapienza e impegno hanno portato avanti il lavoro in associazione, a don Unia, a don Igor, a Pompeo per il lavoro svolto e la sempre cordiale accoglienza e amicizia.
Il nuovo consiglio si vuole mettere al servizio degli ammalati: questa è la ragione per cui è stato eletto; ringrazia poi monsignor vescovo che ci indica sempre la strada migliore come quando invita a rileggere lo Statuto per sapere sempre quale strada seguire.
Verranno programmati momenti di formazione, ripreso il progetto di collaborazione con i gruppi dei paesi della diocesi, portando in tante Parrocchie (in modo itinerante) l’incontro serale del primo venerdì del mese o altre occasioni di preghiera o svago.
Punto cardine sarà la preghiera che accompagnerà in maniera forte i momenti di attività organizzative.
Alberto continua dicendo che inavvertitamente, forse negli ultimi tempi, può aver pestato i piedi a qualcuno: per questo fa pubblica ammenda, e chiede scusa e perdono. “Questo non vuol dire – precisa - riconoscere un errore: non è nemmeno pietà, né debolezza ne calcolo interessato; la richiesta di perdono perché le cose fondamentali sulle quali bisogna concentrarsi sono Maria e il servizio agli ammalati”.
Aggiunge poi di essere un “Presidente uscente” che vivrà molto volentieri questa carica ma non come un Presidente a vita, e - “se Dio vorrà” - sarà al fianco di chi lo sostituirà al termine di questo mandato.
Ecco le scelte relative ad alcuni incarichi: come vicepresidenti, Gallione Paolo (che chiede di attendere qualche giorno per formalizzare l’accettazione dell’Incarico) e Ganora Mauro, come tesoriere è stata fatta la proposta a Balestriero Costanza, già in carica, che con motivate giustificazioni, rinuncia alla carica e ringrazia per la fiducia. E’ stato quindi chiesto a Carosio Attilio di ricoprire la carica di tesoriere ed ha accettato con piacere. Segretaria del nuovo consiglio la scrivente Sartori Simona.
Per altri incarichi in futuro - il presidente precisa - l’assemblea verrà convocata per l’approvazione del bilancio preventivo, per la nomina dei revisori dei conti e per la nomina dei delegati a Trino.
Un grazie al dottor Figarolo che, già interpellato nei giorni precedenti, è felice di poter continuare a collaborare, affiancato probabilmente da altri medici che lo potranno supportare nel suo servizio.
Ci aspetta tanto lavoro e proseguendo secondo le abitudini già attuate in passato, proposte a suo tempo da Defrancisci Enzo (cui il presidente rivolge un augurio di riprendersi presto) si terrà aperta le sede un paio di sere alla settimana per accogliere chi vorrà venire in sede e lavorare ai tanti progetti: all’inizio il consiglio probabilmente verrà convocato spesso; già nelle prossime settimane si dovrà pensare all’organizzazione della festa degli auguri di Natale, del capodanno a Crea e della giornata lourdiana (per cui Pontestura si è proposta come luogo di svolgimento dell’incontro), oltre che per formalizzare le richieste di planning per il prossimo Pellegrinaggio Diocesano a Lourdes, cardine dell’esperienza Oftaliana.
In chiusura il presidente cita il tema scelto da Monsignor Perrier, Vescovo di Tarbes e Lourdes per i pellegrinaggi 2010: FARE IL SEGNO DELLA CROCE CON BERNARDETTE

Prende quindi la parola Paolo Gallione che oltre alla comunicazione di cui sopra relativa alla sua nomina sottolinea l’importanza della partecipazione all’incontro del primo venerdì del mese, una tradizione consolidata ma che negli ultimi tempi presenta problemi per la scarsa partecipazione alla Messa.

Don Unia avanza la proposta di rendere pubblici gli incontri del Consiglio: infatti a seguito di conversazioni con alcuni associati, ha percepito l’esigenza di molti di essere al corrente di quanto accade in associazione.
Il Presidente propone la partecipazione più ampia solo quando le decisioni da prendere necessitino di maggiore consenso. Ad esempio dice che lo statuto prevede che per delibere che riguardino gli ammalati, gli stessi possano essere invitati in consiglio con una loro rappresentanza. Non bisogna poi confondere il consiglio direttivo con l’assemblea generale. A ognuno le sue competenze.
Relativamente alla comunicazione di incontri, delibere e quant’altro, il presidente ricorda come i mezzi moderni ci permettano di essere più veloci e concreti nelle comunicazioni; anche il verbale – aggiunge - prossimamente potrà essere scritto e approvato la sera stessa della riunione. E il giorno dopo trasmesso agli assenti e a tutti gli associati che ne faranno richiesta.

Relativamente alla proposta di don Unia, Monsignor Vescovo dichiara che è interessante ed è giusto concretizzarla, mettendo disciplina ed eventualmente limitando i tempi alle riunioni. Bisogna inoltre creare i successori, preparare le classi future perché le successioni avvengano in modo naturale.

Don Unia sottolinea inoltre come sia importante il coinvolgimento e quanto sia necessario lottare contro le situazioni di comodo, soprattutto in coloro che devono essere da traino per l’intera associazione.

Il Presidente legge inoltre l’e-mail ricevuta da Toselli Alberto che giustifica l’assenza per impegni di lavoro che non gli permettono di essere a Casale: si augura che il nuovo cammino sia davvero all’insegna della comunione e della fratellanza; probabilmente se l’incontro si fosse svolto nel fine settimana, avrebbe potuto partecipare per poter avere la possibilità di chiarire alcune cose.
Il Presidente propone che il prossimo consiglio si tenga in un weekend come proposto da Toselli al fine di ritrovarsi tutti, con l’intento di chiarire eventuali incertezze per il bene dell’Associazione. La proposta viene accolta.

A proposito del prossimo anno, Monsignor Vescovo ricorda che dal 10 aprile al 23 maggio 2010 ci sarà l’Ostensione della Sacra Sindone a Torino, appuntamento da tenere in considerazione per la nostra associazione. L’Ostensione è l’occasione intensa per meditare sulla sofferenza.

Il nuovo assistente don Igor, prende la parola e dichiara che gli è piaciuta molto l’idea dei primi venerdì del mese “itineranti”, occasione per partecipare alla Messa, ma anche per far conoscere l’associazione e il pellegrinaggio diocesano a Lourdes, come biglietto da visita .
Ci rende partecipi della sua gioia per l’incarico avuto da Monsignor Vescovo, ma anche della paura e della trepidazione per la responsabilità e la speranza di essere all’altezza dell’incarico. Per questo si è fissato due icone: Maria, madre della Chiesa e quindi dell’O.F.T.A.L. e don Giuseppe, che con tanta esperienza lo può aiutare in questo cammino.
Inoltre la parola che sottolinea è FAMIGLIA: da quando conosce l’O.F.T.A.L., è la parola che più rappresenta la nostra associazione.

Alle 19.40, nessun altro chiedendo la parola, si chiudono i lavori.

La segretaria Simona Sartori
Il presidente Alberto Busto

n.b. il presente verbale non è ancora stato approvato; la sua pubblicazione avviene solo per conoscenza di quanto accaduto, come esplicitamente richiesto nella riunione del Consiglio Diocesano.
S.e.& o.

12 commenti:

Ale&Giulia ha detto...

Caro Presidente,
dopo giorni di silenzio per ponderare bene i termini da usare, ci allacciamo alla tua mail riguardante il verbale di insediamento del nuovo consiglio diocesano O.F.T.A.L. Ti rispondiamo semplicemente perchè sentiamo viva la nostra partecipazione alla vita associativa ormai da tanti anni (per Giulia possiamo dire dalla nascita!). Anni in cui ci siamo impegnati in prima persona nelle iniziative durante l'anno, nelle iniziative del gruppo giovani e della diocesi. Questo nonostante, nel corso del tempo, abbiamo visto persone assenti (soprattutto tra quelle nominate nel nuovo consiglio) e non stiamo a sindacare le ragioni; quando si tratta di condividere un ideale comune che va oltre ogni polemica o incompatibilità personale le ragioni non sono necessarie, o almeno non lo dovrebbero essere.
Mons. Alceste Catella, leggiamo nel verbale, sottolinea la presenza nella vita associativa dei giovani ed il discorso della preghiera. Noi come gruppo giovani (con Salvina e Patty) per anni abbiamo sviluppato proprio questi argomenti e sostenuto ogni iniziativa del gruppo giovani con la preghiera, senza precludere mai a nessuno la possibilità di parteciparvi. Abbiamo portato la Croce (a volte anche fisicamente, come quella realizzata dal buon Andrea Pavese), l'icona della Mandonna di Lourdes, Santa Bernadette, il Vangelo di Marco, in veglie per tutta la Diocesi sia durante i giorni settimanali che di sabato e di domenica. Veglie che erano realizzate interamente da noi come gruppo giovani ed il consiglio diocesano era sempre preventivamente informato di ogni cosa, sulla bacheca dell'Oftal si potevano leggere le proposte e anche sull'Oftalinforma (quando veniva pubblicato). Abbiamo partecipato andando a trovare ed accompagnando gli ammalati a tutte le iniziative della nostra sezione (giornata lourdiana, sabati di luglio a Crea, capodanno, feste della carrozza bianca, ecc..), stiamo collaborando nel sociale con il progetto del tempo libero dei piani di zona dell'ASL con un impegno bimensile. Partecipiamo a tutte le iniziative inerenti ai giovani della diocesi grazie anche al collegamento che Salvina ha sempre tenuto tra noi e la diocesi. Possiamo dire che le stesse prove dei canti sono sempre state occasione anche di formazione e preghiera.
Nonostante questo, proprio da te e da altre persone non siamo mai stati considerati, una prova è quando siamo stati chiamati da te per venire a portare il proiettore in una parrocchia casalese per offrire una testimonianza della carrozza bianca. Dopo aver sentito qualunque cosa detta anche di fronte a persone esterne all'associazione, c'è stato detto di aspettare fuori (come si dice solitamente ai cani) e siamo stati richiamati solo per smontare il materiale alla fine dell'incontro. E dire che di esperienza personale ne avevamo da testimoniare (a dir la verità più Giulia).
Lasciando perdere MOMENTANEAMENTE ogni eventuale discussione in merito al COME si sono svolte le recenti elezioni del consiglio di cui si discuterà apertamente in assemblea, vogliamo chiederti: ma tu in tutti questi anni, in tutte queste proposte ed iniziative dov'eri?

In attesa di sapere quale sarà il destino che tu ci assegnerai come gruppo giovani, continueremo a partecipare alle iniziative che ci verranno proposte, perchè riteniamo prioritario l'impegno che abbiamo assunto leggendo la nostra promessa di fedeltà all'associazione nel nostro secondo pellegrinaggio. Questo non toglie che non condividiamo il modo con cui il nuovo consiglio si è insediato.

Saluti, Alessandro Romussi e Giulia Osenga

stella ha detto...

ragazzi rispetto però per chi ha votato....... se questa è stata la scelta collettiva un motivo ci sarà....Adesso l'importante è lavorare TUTTI con l'impegno che TUTTI ci siamo assunti davanti a QUELLA grotta. Epoi chi è senza peccato scagli la prima pietra....(forse qualcuno prima di me ha già detto questa frase?)

Alberto Busto ha detto...

Alessandro e Giulia,
risponderò a voi privatamente
e chiarirò ogni punto.
Vi anticipo solo che mi spiace il tono del post ("ma tu dov'eri?") e mi spiace l'uso del "rispondi a tutti" via mail. Questa era la sede corretta dove lasciare un commento che potesse raggiungere tutti.
saluti

Ale&Giulia ha detto...

Scusaci Alberto ma abbiamo usato gli stessi mezzi tecnonologici che hai sempre usato tu.
Sicuramente questa mail sarà arrivata anche a persone che non hanno alcun legame con la vita associativa , ma d’altro canto la prima mailing list l’hai fatta tu!

Proprio perché condividiamo il tuo discorso sulla trasparenza preferiamo che tu utilizzi questo spazio per risponderci!

Non vorremmo che tu pensassi che tutto quanto scritto finora sia un attacco diretto a te per il ruolo che tu ora ricopri, ma piuttosto per l’atteggiamento sostenuto non solo da te ma anche da altri a te vicini! Noi nell’associazione crediamo fortemente ed è per questo che non vorremmo che quanto abbiamo scritto finora ci precluda la partecipazione alle iniziative che verranno. Proprio per questo ti chiediamo di riprendere al più presto il discorso dei giovani, visto che anche in sede nazionale ci sono alcune proposte che devono essere discusse in tempi brevi!

Ci spiace davvero essere arrivati a questo punto, però il precipitarsi degli ultimi eventi ci ha ridotti a questa situazione.

alda ha detto...

Mi permetto di intervenire anche io e parto dalla risposta di Stella.
Tu parli di rispetto per chi ha votato e mi trovi perfettamente in accordo con te; vorrei solo puntualizzare che bisogna avere anche rispetto per le persone e in particolare per quelle persone che in questi anni hanno OPERATO e permesso che l'Oftal esistesse, non credi?
Che ci fosse del malcontento generale è risultato chiaro e penso che ognuno ne abbia preso coscienza.
io sono solita apprezzare il cambiamento, in ogni sua forma. Però qui non stiamo cambiando un paio di scarpe vecchie, buttandole e comprandone un paio nuovo: qui si tratta di persone!
chiediamoci quanti di noi hanno fatto in modo di trovare così tanto tempo da dedicare all'oftal, sottraendone alla vita privata, come ne hanno trovato enzo, alberto, giangi, cristina, antonio, salvina etc etc in questi anni. Dove finisce la loro vita privata e dove comincia l'oftal? qualcuno di voi riesce davvero a distinguerle? è stato giusto trattarli come vecchie ciabatte dopo ciò che loro hanno fatto x anni x l'oftal e per tutti noi?
Penso che sia legittimo per Ale e Giulia potersi esprimere e ricordare che loro sono tra quelle vecchie ciabatte che volete buttare via. quanti di noi hanno dato tanto quanto hanno dato loro? quanti di noi trascorrono il Capodanno con i malati? quanti di noi entrano nelle case dei malati, negli ospedali, nelle strutture per andare a trovare gli amici disabili conosciuti a Lourdes? quanti fanno almeno una telefonata per alleviare loro il peso della solitudine?
intervengo xkè penso di conoscere abbastanza giulia e ale e di sapere con quanta passione vivono l'attaccamento all'oftal e perchè mi sembra talmente palese che tutto quello che è successo negli ultimi tempi non abbia fatto altro che renderli tristi, in primis, e arrabbiati poi.
nn si può sputare su chi ha fatto tanto negli anni passati, anche se nn l'ha fatto come noi avremmo voluto o anche se noi l'avremmo saputo fare magari meglio, perchè con pregi e difetti, l'oftal è stato sempre in piedi e ha sempre operato.
io non ho una "tradizione famigliare" nell'oftal. ci sono arrivata x sbaglio una sera di fine maggio del 2001, nella vecchia sede di vicolo caravadossi, perchè avevo saputo da un'amica della mia mamma che c'era poco personale per il pellegrinaggio.
non è stato difficile x me inserirmi e sentirmi accettata per quello che ero; nessuno mi ha mai chiesto nulla sulla mia "formazione religiosa", per quanto fosse un'associazione cattolica.
ebbene, inorridite pure... erano 3 anni che nn pregavo, eppure ho scelto di partecipare ad un pellegrinaggio che aveva come meta un santuario mariano.
inoltre, nonostante io venga da una famiglia senza disabili e senza anziani -per cui, ammetto, la mia dimistichezza con le carrozzine era nulla allora e ad oggi è di poco migliorata - nessuno si è permesso di farmi sentire inadatta o di esprimere giudizi troppo facili.
al contrario, sono stata accolta con semplicità e guidata alla scoperta dell'oftal da persone incredibilmente diverse tra loro, che inevitabilmente hanno dei difetti..ma quelli li abbiamo tutti, no?

alda ha detto...

mi è piaciuta moltissimo la frase del nostro vescovo "il servizio agli ammalati è fondamentale, non solo come O.F.T.A.L., ma come Chiesa, perché se ogni Chiesa Diocesana deve aspirare ad aver pregi, non li trova nell’organizzare eventi ma nell’essere capace a prestare attenzione a chi ha bisogno."
Altrettanto non posso purtroppo dire di questa frase "Alberto continua dicendo che inavvertitamente, forse negli ultimi tempi, può aver pestato i piedi a qualcuno: per questo fa pubblica ammenda, e chiede scusa e perdono. “Questo non vuol dire – precisa - riconoscere un errore: non è nemmeno pietà, né debolezza ne calcolo interessato; la richiesta di perdono perché le cose fondamentali sulle quali bisogna concentrarsi sono Maria e il servizio agli ammalati”.

Come non vuol dire riconoscere un errore? Perciò tu, Alberto, pensi sia giusto pestare i piedi e poi chiedi scusa, senza pentirtene?

se le persone ora rifiutano di collaborare o non lo fanno con la comprensione e amicizia che tu, Alberto, ti aspettavi.. forse dovresti chiederti perchè!
ci sono diversi modi per esprimere e far veicolare i propri pensieri: "pestare un po' i piedi agli altri", per usare parole tue, non è esattamente uno dei migliori.
Ti dico anche che mi auguro che ci sarà il rispetto di tutte quelle promesse fatte da te in campagna elettorale, ma un po' inizio a dubitare, visto che ancora non si sa come risolverete l'oneroso (dal punto di vista economico) problema della sede nuova, che tu nn volevi.
a proposito... ma tu ti sei opposto o astenuto? è davvero lo stesso?
perchè ora che ci ripenso, prima mi hai scritto via mail di aver fatto mettere a verbale che ti opponevi..e poi invece mi hai detto via chat che ti eri astenuto.

"Don Unia avanza la proposta di rendere pubblici gli incontri del Consiglio: infatti a seguito di conversazioni con alcuni associati, ha percepito l’esigenza di molti di essere al corrente di quanto accade in associazione."
penso anche io che sia un' ottima idea, in modo da evitare incomprensioni di questo genere.

concludo dicendo solo una cosa... sarà che io, come ho detto all'inizio del mio intervento, nn appartengo ad una famiglia oftaliana e nn sono cresciuta tra feste dell'oftal etc etc..per cui molti volti non mi sono noti.
ammetto però che mentre stefania, antonio, giangi, enzo, cristina e alberto, salvina, pompeo e luisangela, e sto dimenticando mooooltissime persone, per esigenze di spazio... li ho conosciuti nn solo xkè li vedevo in pellegrinaggio, ma anche in sede, quando ci andavo la sera dopo cena per preparare diverse cose per e con gli ammalati, per organizzare le visite agli ammalati, per selezionare il materiale per le veglie, per fare le prove canti o anche solo per chiaccherare con semplicità, ascoltandoci e confrontandoci mentre magari si dipingeva una coreografia per una veglia o si decideva il canto da presentare al concerto o i segnaposti per il capodanno o si pinzavano i librettini per il pellegrinaggio...

l'alberto busto ce l'ho tra i miei amici di Facebook perchè mi ha taggato nel video della processione eucaristica dello scorso pellegrinaggio.
insomma, io non l'ho mai visto dal vivo e penso faticherei a riconoscerlo.. ciò nonostante ci parlo, abbiamo avuto anche un scambio di email, perchè comunque è molto attento alla comunicazione e all'uso delle nuove tecnologie.
però in effetti la frase di alessandro e giulia "ma tu dov'eri?" non mi sembra poi tanto fuori luogo.

La “vecchia guardia” ha fatto tanto per noi, ha portato moltissime persone in pellegrinaggio, ha coinvolto malati e sani, giovani e meno giovani..
io mi auspico che la “nuova guardia” sappia fare almeno quanto quella vecchia e che si dia termine a menzogne, incomprensioni e litigi, per fare spazio ad iniziative e pensieri per i nostri malati.

visto che questo è lo spazio che abbiamo per discutere e confrontarci, mi farebbe piacere che la risposta al mio intervento fosse pubblicata qui e non inviatami per email.

alda

stella ha detto...

Entrando in sede OFTAL la prima persona che trovi entrando è Maria e noi è a LEI che dobbiamo rendere conto di tutto.......Perciò se critica deve esserci che almeno sia costruttiva, se invece si vuole fare solo della polemica STERILE smettiamola.....

giovanni ha detto...

premesso che io non faccio parte di questa associazione e che ho solo 17 anni ,se non sbaglio fino a prova contraria questa è una associazione fondata su valori cattolici(quindi sul massimo rispetto per il prossimo).Senza fare frasi fatte come i bambini o i professori,mi sorge spontanea una domanda:ma voi in campagna elettorale quando cercavate di screditare l'avversario(il prossimo) avevate in mente tutte queste frasi con cui ora vi riempite la bocca?Non esistono polemiche sterili,le critiche vanno accettate perche' sono costruttive e ognuno puo' cercare di migliorarsi.

stella ha detto...

ognuno ha fatto campagna elettorale, chi con le parole chi con i fatti chi con le cattive risposte......

giovanni ha detto...

Si si effettivamente ognuno utilizza i metodi che ritiene più consoni ed esprime così la propria natura.Certo che se si fa la morale e si parla di Maria, bisogna poi rispettare una certa etica o mi sbaglio?

stella ha detto...

condivido pienamente. Purtroppo a volte viene a mancare l'umiltà nelle persone e questo è un grandissimo sbaglio.

Unknown ha detto...

Ciao a tutti,
voglio solo farvi sapere che non sempre fare volontariato vuol dire essere tutte le sere in sede Oftal, molte persone che non vengono più a Lourdes da personale continuano a far volontariato telefonando e andando a trovare a casa o al ricovero i nostri amici disabili. Questo volontariato non è di valore inferiore rispetto a quello che vediamo è solo e semplicemente fatto in silenzio!
Vi posso assicurare, come dama prima e malata poi, che ho notato grosse differenze fra i due tipi di volontariato....tutto ciò che si fa per l'associazione è importante ma credetemi, il non sentirsi soli in certi momenti della vita aiuta tantissimo.
Non voglio fare l'avvocato difensore, ma quando chiedete ad Alberto dov'era vi posso tranquillamente rispondere che era in ospedale vicino al mio letto o a casa mia insieme a Mauro, Patrizia e tanti altri che non vengono più.
Sarò loro eternamente grata per essermi stati vicini.
Ve lo chiedo per favore, non confondete una semplice elezione con prese di punta personali, non è così!
Buon lavoro a tutti!
Ciao