lunedì 22 febbraio 2010

L'invito a partecipare al pellegrinaggio diocesano a Lourdes, organizzato dall'Oftal


Carissimi,
dal 25 aprile al 1 maggio la nostra Diocesi sarà pellegrina a Lourdes! Con gioia faccio questo annunzio mentre invito caldamente a parteciparvi; assicuro che – con l’aiuto di Dio - sarò presente anch’io, pellegrino tra pellegrini… Ringrazio fin da ora l’O.F.T.A.L. per l’impegno con cui sta organizzando il pellegrinaggio: è un dono grande che viene così fatto a tutta la comunità diocesana.
Il pellegrinaggio a Lourdes è pensato e realizzato soprattutto per voi carissimi ammalati ed anziani; spero proprio che vi sia possibile partecipare numerosi; noi –da parte nostra- ci impegniamo a metterci accanto a voi per condividere con voi l’esperienza dell’incontro con Maria, nostra buona Madre.
Un invito speciale lo rivolgo a voi carissimi giovani e ragazzi; venite a Lourdes; è un momento forte per crescere, per diventare davvero adulti, per approfondire il significato della fede cristiana vivendo un’esperienza di servizio umile e generoso.
Alle famiglie che celebrano quest’anno un anniversario significativo di matrimonio, è rivolto un particolare invito: vivere a Lourdes questi anniversari in maniera speciale: là ringraziare, là chiedere una rinnovata grazia di fedeltà e di amore.
Sono convinto che siano tante le persone che sentono nel cuore il desiderio di donare un po’ di tempo e di energie per mettersi al servizio di chi ne ha bisogno: Lourdes è una splendida occasione per tradurre in pratica questo proposito; ecco perché rivolgo un fraterno invito a quanti coltivano questo progetto.
Anche i bambini sono destinatari del mio affettuoso invito a venire a Lourdes; voi bambini che fate l’esperienza della malattia; voi tutti bambini insieme con le vostre famiglie siete attesi a Lourdes: là c’è una Mamma che vi conosce e vi vuole bene ed è capace di consolare…
Anche per chi resta a casa vi è un invito: partecipate al “pellegrinaggio spirituale”: unitevi con la preghiera; sentitevi così in comunione con la nostra diocesi pellegrina alla grotta di Massabielle.
Permettetemi, carissimi, che dopo l’invito, indichi qualche riflessione sul significato del nostro andare a Lourdes.
Il “tema” del pellegrinaggio di quest’anno si esprime così: “Imparare a fare il segno della Croce con Bernardetta”. Tutta la vita terrena di Bernardetta si racchiude tra due segni di Croce: quello del suo Battesimo e quello che fece –in un modo ammirevole- nell’ora della morte…
E l’11 febbraio 1858 il segno della Croce è al centro della prima apparizione: “…Volevo fare il segno della Croce; non ho potuto portare la mano alla fronte, mi è caduta. La visione fece il segno della Croce. Allora, la mia mano tremava, provai a farlo e potei…”. A partire da quel momento, Bernardetta non avrà più paura: il segno di Croce – un gesto che va all’essenziale della fede e della vita cristiana è stato la chiave di tutto ciò che è seguito. A Lourdes, quest’anno, vogliamo meditare, capire, imparare questo.
E dopo il pellegrinaggio, desideriamo tornare a casa convinti di aver qualcosa da fare e da donare a quel mondo che è il nostro: la famiglia, la scuola, il lavoro, gli amici, le nostre comunità parrocchiali, la nostra amata diocesi… Ci auguriamo che il pellegrinaggio che insieme vivremo, sia ricco di sorprese, di gioia, di risposte…
Con affetto, + Alceste Catella, vescovo

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