sabato 27 gennaio 2007

GENERALE


Ciao Generale!

Sono la "Tua moglie", come mi definivi, o meglio, una delle tue tante mogli, visto che come si compete al fascino "della divisa", a ogni incontro sceglievi la donna a cui rivolgere le tue attenzioni...

Quanti ricordi e soprattutto quante cose mi hai trasmesso con la tua serenità, con la tua gioia semplice e pura come il cuore di un bimbo...

I nostri Capodanni a ballare insieme, i Pellegrinaggi, le feste...

Vorrei descriverti così, per chi non ti conosceva...

Una persona, un amico davvero unico: mi affiancavi sempre quando dirigevamo il coro. A dire il vero eri più bravo di me: sapevi pretendere la serietà di chi cantava. Catturavi l'attenzione di tutti, come un vero maestro. Gli ultimi anni portavi con te una bacchetta di colore scuro, ti dava un tono speciale....La tua disperazione quando credevi di averla persa a Betania, come se in quell'oggetto fosse rinchiusa la tua forza e la tua capacità...Ci siamo mobilitati tutti per ritrovarla, era semplicemente mimetizzata in un mobile dello suo stesso colore: ma nulla ci ha ripagato del tuo sorriso quando hai potuto riaverla!

La tua serietà alle funzioni: un anno non stavo bene e non ho partecipato alla Messa. Mi hai sgridato per bene ricordandomi che il mio dovere era la presenza.

La tua gentilezza quando all'ultimo capodanno hai preso la chitarra scordatissima del Bigio e mi hai dedicato una canzone semplice "Ti voglio bene" erano le uniche parole: quanti di noi sanno ancora pronunciare questa frase con il cuore?

Amavi i colori, le biro...Ne adocchiavi sempre qualcuna tra la nostra cancelleria che immancabilente ti portavi a casa come ricordo...

Caro Generale, la gente di oggi si arrovella per definire le persone come te (diversamente abili, disabili)...Credo che si dovrebbe preoccupare di più di imparare standovi accanto semplicemente, ammirati dalla vostra sensibilità, dalla spontaneità, dalla capacità di amare e accogliere le persone così come sono, non per come le vogliamo...

Ora ti immagino a dirigere il coro degli Angeli, dove hanno trovato il posto tanti amici!!!

Ti abbraccio forte forte

2 commenti:

andrea b. ha detto...

quando ero piccolo ho passato parecchie estati in tua compagnia...ricordo i tuoi abbracci veri, sinceri, e anche da grande appena mi vedevi venivi da me e mi stringevi forte...questi abbracci li porterò con me sempre, e ora ti saluto come quando ero piccolo, sugli attenti e con la mano alla fronte...arrivederci Maggiore!!

Andrea

Ale ha detto...

Ciao Generale..non posso nasconderti che mi sento un po’ in colpa..avrei voluto anche io, nel mio piccolo, lasciare un ricordo di te su queste pagine, ma putroppo eccomi qui, quasi un mese dopo a doverlo ancora fare! Sono certo che quello che stò per scrivere ti sia già arrivato in qualche modo, ma questo mondo, con il suo ritmo incalzante, ci prosciuga sempre più e lascia pochissimo spazio alle emozioni vere, per intenderci le emozioni di cui facciamo tutti scorta a Lourdes. Le stesse emozioni che con la tua spontaneità, la tua semplicità, la tua tenerezza, eri in grado di donare a chiunque ti stesse attorno.
Il tuo ricordo che mi porterò per sempre nel cuore è avvenuto a Betania due anni fa. Stavo parlando con una delle “tue mogli”, Salvina, e questa svergognata mi teneva delicatamente una mano sulla spalla..tu, da marito fedele, stavi scrutando la situazione da dietro una piglia e ad un certo punto sei uscito dicendo: “Moglie, non si fanno queste cose!”. Salvina ti ha risposto: “Ma Generale, può essere mio figlio!” e tu dopo averci pensato per due secondi hai detto: “Figlio? Allora io sono tuo padre!”. A quel punto ci siamo corsi incontro, tu urlando “Figlio!” e io urlando “Papà!” e ci siamo abbracciati..
Credo che per quanto riguarda le emozioni di cui parlavo prima non c’è molto da aggiungere..solo una parola: GRAZIE!!

Ale