domenica 11 marzo 2007

Lourdes 11 Febbraio 2007

Come ormai da molti anni, anche questo 11 Febbraio lo abbiamo passato a Lourdes.


Mi ricordo che la prima volta, nel 1988, siamo arrivati alle 5,00 del mattino dell'11 e senza aver prenotato alcun albergo ci siamo aggirati per Lourdes in attesa dell'apertura del cancello principale. La messa del mattino veniva celebrata nella Basilica del Rosario, e abbiamo trovato posto dietro alle ultime persone che erano sparse tra i banchi (circa a metà navata).


Durante la recitazione dell'Angelus davati alla Grotta, riuscivamo a raccoglierci tutti nello spazio antistante come se fosse stato presente solo il nostro Pellegrinaggio: all'epoca l'OFTAL non organizzava ancora il Pellegrinaggio dell'11 Febbraio, ma si recavano gruppi singoli delle varie Diocesi più o meno organizzati. Alla Fiaccolata poi, il numero di persone non riusciva a coprire il tragitto dell'Esplanade.


Da allora Lourdes è cambiata molto e l'immagine che vi propongo è quella della Fiaccolata di quest'anno. L'esplanade era già completa ed il cammino attorno era ancora pieno di persone tanto che non avevano ancora iniziato la processione coloro che erano davanti alla Grotta. I bracci delle Basiliche erano pieni di Pellegrini che avevano cercato posto per non rischiare di perdere la Fiaccolata.


Durante la Processione del pomeriggio, che si è svolta sull'Esplanade, era impossibile muoversi.
E' stato molto bello vedere quanta gente desidera venire a Lourdes, ma quanto rincrescimento vedere quelle persone che parlavano, gridavano non avendo la minima attenzione per coloro che desideravano vivere Lourdes in preghiera e forse in silenzio. Cosa avranno compreso del reale significato di Lourdes quelle persone? cosa rimarrà nel cuore della gente: la moltitudine, il poter dire: c'ero anch'io? qualcuno avrà spiegato a loro i messaggi di Maria a Bernadette? non pretendo di aver la presunzione di sapere quello che rimarrà nel cuore delle persone, ma certamente ho pensato che il nostro Pellegrinaggio del prossimo Maggio potrà lasciare un segno diverso, se ci sforziamo tutti a trasmettere il messaggio di Lourdes nel modo più simile a quello che Maria ha lasciato a Bernadette, così come l'OFTAL ha cercato sempre di fare a partire dal suo Fondatore Mons. Rastelli.
Ciao a tutti, arrivederci a Lourdes.
Alberto

5 commenti:

Alberto Busto ha detto...

Bravo Betto, saluta il resto della troika.

salsa ha detto...

Grazie Alberto per la tua testimonianza! Penso che l'esperienza di Lourdes vada inserita in un contesto di Pellegrinaggio per poter essere meglio compresa nel suo messaggio,nelle simbologie dei riti e delle funzioni.
Ed è quello che da anni, attraverso persone preparate, cerchiamo di trasmettere a quanti si uniscono al nostro Pellegrinaggio!
A presto

Marika ha detto...

A volte si prende per un eccesso di puntiglio chi fa osservazioni sul silenzio. Un tempo davanti alla Grotta e anche qualche centinaio di metri prima, chi parlava e faceva chiasso avrebbe trovato subito qualcuno pronto a zittirlo, invece ho sentito diversi pellegrini lamentarsi del clima di questo 11 febbraio. E' vero, il tempo cambia le cose, ma io credo che il raccoglimento aiuti a sentire di più ciò che ci circonda. Per questo per il prossimo pellegrinaggio dovremmo darci l'impegno di voler costruire momenti di silenzio. Silenzio che non è vuoto, ma ascolto, attenzione.

Davide ha detto...

Mi viene in mente durante il pellegrinaggio dello scorso anno: ero alla sorgente e volevo passare alcuni minuti in raccoglimento per accostarmi alla fonte ma... sembrava di essere al mercato! Gente che parlava a voce alta (anzi direi che stava urlando), un via vai di taniche e bottiglie e una gran confusione!
Ho dovuto tornare a tarda sera per trovare l'atmosfera giusta: è stata tutta un'altra cosa!
E' proprio vero: il silenzio a Lourdes è fondamentale!

Liliana ha detto...

Nel mese di ottobre mi sono recata in pellegrinaggio a Lourdes per mezzo del pulman.
E' stata un'esperienza unica e forse irripetibile anche se dovessi tornarvi per una seconda volta.
Ho toccato la gelida roccia della grotta, fredda come il volto di mia madre nella bara; vi ho pianto sopra senza paura di bagnare il suo caro e bel volto ed è stato liberatorio.
Finalmente mia madre era tutta mia e lei accettava il mio pianto ed il mio abbraccio. Vi abbraccio, Liliana